mercoledì 15 dicembre 2010

L'i Ching

Questo antichissimo testo divinatorio ha radici nella filosofìa cinese, nel confucianesimo e nel taoismo. L'origine sembra derivi da una raccolta di pronostici e interpretazioni a uso dei contadini, a cui in seguito si sono aggiunti testi di divinazione sacra, che hanno formato la raccolta dei 64 simboli (esagrammi); questi corrispondono ai principali momenti di mutazione della vita e del rapporto tra cosmo, natura e uomo.

I 64 simboli derivano dalla combinazione di due trigrammi, figure costituite da tre linee parallele, che possono essere spezzate, e rappresentare lo Yin, o intere e rappresentare lo Yang: le due qualità si combinano in otto possibili combinazioni.

L'I Ching si basa su alcuni concetti filosofici fondamentali:
  • L'istante osservato è il momento in cui gli elementi si mostrano nella loro totalità.
  • L'esagramma è l'esponente del momento in cui si realizza.
  • L'esagramma è un indicatore della situazione essenziale prevalente al momento della sua manifestazione.
  • Gli eventi si interpretano nel momento di coincidenza di spazio e tempo.
  • Gli eventi oggettivi sono interdipendenti e legati alle condizioni oggettive e psichiche dell'osservatore.
  • Gli otto segni sono segni di mutevole trapasso, immagini che continuamente cambiano
  • L'attenzione non è verso le cose nel loro essere, ma ai moti delle cose nel loro mutamento.
Nell'I Ching si trova l'essenza del principio del Feng Shui: nulla è statico, il significato della vita e delle cose sta nel loro continuo mutamento. La combinazione degli elementi porta a composizioni sempre diverse e in movimento, che rendono ogni istante della vita diverso dall'altro, anche se con differenze spesso impercettibili.

1 commento:

  1. Grazie per il Blog, mi hai apero un mondo finora sconosciuto. Avevo solo sentito parlare di Feng Shui, ma non sapevo di cosa trattasse. Ora approfondiro' immediatamente. Credo che la filosofia cinese sia il frutto di una cultura millenaria molto più avanzata della nostra che si ferma molte volte solo all'aspetto esteriore delle cose senza comprenderne il senso completo. Mi ha colpito molto ad esempio l'uso dei trigrammi, e il fatto che in ogni caso tre sono gli aspetti per avere una visione completa della vita in un determinato istante, o del rapporto tra uomo cosmo e natura (guarda caso sempre tre), ma potrei fare 10.000 esempi in cui sono sempre tre gli elementi che danno la dimensione completa del tutto, a partire dallo spazio tridimensionale per finire con la teologia cristiana in cui ricompare il numero tre come simbolo divino ( basta pensare alla trinità). Qualcuno potrebbe pensare che si tratti di semplice casualità o di pure elucubrazioni(dimostrando cosi la sua superficilità), io al caso non credo e sono convinto che guardando meglio le cose si possa migliorare la porpria vita e che la cultura di un popolo non sia mai banale, cosi' ti ringrazio per avermi aperto a questa filosofia che andrò a conoscere quanto prima.

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